Fabio Iacchini

Guida Alpina, Istruttore Nazionale AGAI e Maestro di Sci.

A 18 anni sulla parete est del Monte Rosa, partendo da un piccolo colle a sinistra della punta Dufour,discende il Canalone Marinelli con gli sci.

Dopo una serie di solitarie estive ed invernali al Triangolo della cima Jazzi, alla diretta della Nordend ed al Canalone della Solitudine, mette a segno una impresa di velocità:        parte da Macugnaga di corsa, percorre la Via Bisaccia (difficoltà massima settimo grado) e la Via delle Guide  per raggiungere la Cima di Jazzi e ritornare a Macugnaga.  Tempo totale: quattro ore e quindici minuti con un dislivello di cinquemila metri.

Ancora sulla parete est del Rosa concatena, sempre di corsa, la Via Buscaini  sul Piccolo Fillar, la Cresta di Santa Caterina sulla Nordend e la Punta Gnifetti; in pratica        attraversa tutte le cime del Rosa per poi rientrare a Macugnaga in parapendio in un  lasso di tempo sorprendente: otto ore e 12 minuti.

Nel giugno del 1993 tenta la inviolata parete Ovest del Makalu e nel 1995 è in Pakistan al Lila Peak ed in Patagonia dove sale la vetta del Fitz Roy percorrendo in giornata la        Via dei Californiani.

Nel 1997 con Gnaro Mondinelli è in vetta all’ Aconcagua in otto ore a partire dal Camp Base.

Nel 1998 si classifica 14° assoluto ai Mondiali Skyrunner di Cervinia; nel 1999 apre tre nuove vie su roccia in Groenlandia con difficoltà fino a 6c in libera e A/2, A/3 in artificiale.

Nel 2001 parte dal Campo Uno dell’ Ama Dablam arrivando in vetta in sette ore e trenta; nel giugno dello stesso anno discende la Est del Cervino con gli sci in compagnia di Lucio Trucco e Luciano de Grignis.

Dopo un terzo posto ai Campionati Assoluti di Scialpinismo 2004, conquista nel 2005 il titolo di Campione Italiano Assoluto a coppie tecnica libera.

Nel 2005 è protagonista nella spedizione allo Shisha Pagma , conquistando la cima a partire dal Campo Due (6900 mt.) e scendendo con gli sci dalla quota di 7.300 metri.

Il 26 maggio 2006 festeggia il suo trentanovesimo compleanno discendendo per la prima volta volta assoluta i 55 gradi di pendenza media del Canalone della Solitudine sulla parete Est del Monte Rosa.  Il Couloir, situato tra la Cresta di Santa Caterina e quella del Poeta, sovrastato dalla Punta Nordend (4609 mt.) inizia a quota 4300 terminando 950 metri più in basso a 3350. Fabio  è partito da Macugnaga con l’elicottero di AIR WALSER per raggiungere la base della parete Sud della Cresta di Santa Caterina e ha poi proseguito con i ramponi  sino al seracco pensile del Ghiacciaio del Belvedere. Pur temendo maggiormente l’incredibile grado di inclinazione della parte alta del Canalone,  Fabio ha riscontrato le maggiori difficoltà nella parte terminale dove si è affidato ad una breve calata in sicurezza allo scopo di superare un salto di ghiaccio ricoperto di neve divenuta instabile con il passare delle ore.Da qualsiasi punto di vista la si guardi questa impresa risulta lo specchio della passione di questo atleta per la realtà dell’ Ossola e di Macugnaga e il supporto logistico che lo ha sostenuto è il riflesso della stima profonda che non si può non nutrire nei suoi confronti.

Nell’autunno del 2007 partecipa alla spedizione all’Annapurna (8091 mt) con Silvio “Gnaro” Mondinelli ,Marco Confortola ed altri atleti ed il 12 luglio del 2007 è in Pakistan ed in compagnia di una spedizione tutta italiana conquista la vetta del Broad Peak (8047 mt).

Il 9 settembre  2008 Fabio parte di nuovo per il Nepal con una spedizione  di carattere scientifico organizzata dall’ Istituto Auxologico Italiano che ha come fine principale lo studio del corpo umano in quote estreme; è infatti la vetta dell’ Everest dal versante Nepalese lo scopo di Fabio e delle altre Guide Alpine che partiranno con l’ importante supporto logistico del team dell’ Isituto Auxologico.

Oggi Fabio svolge il suo mestiere di Guida Alpina e Maestro di Sci a Macugnaga rappresentando perfettamente la figura della Guida moderna e polivalente.

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